In Francia l'evoluzione verso il sistema temperato inizia
verso la fine del 17° secolo, periodo in cui dal repertorio
abbiamo le prime indicazioni. Fino a quel periodo si suonava
con un temperamento mesotonico puro. Ciò è valido sia per l'organo
che per il clavicembalo. Nel 18° secolo però l'organo rimane
più radicato ai temperamenti mesotonici puri. Infatti, salvo
alcune eccezioni, il repertorio ci fornisce sempre tonalità
gradevoli al sistema mesotonico. I compositori per clavicembalo
propongono invece delle modulazioni molto più azzardate e ardite
e ciò dimostra la tendenza verso un sistema più temperato. I
temperamenti francesi del 18° secolo devono realizzarsi nel
modo meno schematico possibile, secondo il "bon goût" (buon
gusto) alla francese. La loro realizzazione, relativamente complessa
a prima vista, richiede una notevole esperienza del concetto
dell'accordo. È importante comprendere che il rapporto d'ingrandimento
delle quinte, come si vedrà negli schemi, non è mai specificatamente
preciso. L'essenza risiede nell'ingrandimento progressivo dell'intervallo.
Si troveranno quinte quasi pure, da ingrandire progressivamente,
con i segni 0+, 0++, etc…, oppure quinte da restringere (0 -).
Nel risultato sonoro di ogni temperamento bisogna ritrovare
lo spirito di questa musica. È un po' come affrontare le regole
non scritte dell'interpretazione dell'ornamentazione e delle
"notes inégales". Alcune regole sono note ma per gli altri parametri
non esistono modi precisi per determinare la grandezza della
quinta.
I dati storici dimostrano che in Germania l'evoluzione
verso il sistema "meno limitato" temperato è iniziato abbastanza
presto. Basta guardare il repertorio per capire che la direzione
verso la pluritonalità; questo tipo di progresso lo si avverte
sia nelle opere strumentali cembalistiche che organistiche.
Quando si parla di musica tedesca si pensa subito a Johann Sebastian
Bach. È innegabile dunque che l'inizio del 18° secolo sia segnato
da soluzioni tendenti al sistema "ben temperato" che porteranno,
nel corso dei due secoli successivi, al temperamento equabile
odierno vero e proprio. La tendenza tedesca privilegia il comma
pitagorico. Nelle varie accordature rappresentate si troveranno
anche gli schemi grafici di realizzazione. Le frecce di riferimento
poste sul circolo delle quinte significano "spostamento della
quinta temperata"; alla freccia è corrisposto un numero romano
entro un cerchio: il numero sta ad indicare la tappa, o il passo,
a cui corrisponde la spiegazione del metodo di realizzazione
del temperamento.
Storicamente l'appellativo mesotonico è stato impiegato
per indicare un temperamento a terze maggiori pure con la diminuzione
delle quinte di 1/4 di comma sintonico. Esistono tuttavia temperamenti
mesotonici a terze maggiori più piccole delle pure a terze maggiori
più grandi delle pure. Del primo gruppo fanno parte quei temperamenti
la cui quinta è più piccola di 1/4 di comma sintonico. In questo
caso il numero frazionario sarà più piccolo e di conseguenza
la gamma cromatica diventerà sempre più disuguale. Maggiore
invece è la quinta, più grande sarà la terza. Le frazioni da
1/5 a 1/10 di comma sintonico tendono verso il sistema temperato
equabile. Tanto più la quinta tende verso il valore puro, tanto
più la terza maggiore tenderà verso il valore pitagorico, più
grande, ricordiamo, del valore sintonico. Per la realizzazione
dei temperamenti mesotonici a terze maggiori non pure occorre
innanzi tutto porre i limiti entro cui inserire le quinte da
temperare. Esistono dei procedimenti matematici - che qui non
sto ad illustrare, perchè non è la sede adatta - che dimostrano
e confermano la bontà e la validità del metodo di realizzazione.
Per esempio per temperare ad 1/4 di comma bisogna accordare
una terza maggiore pura (es. do-mi); per temperare ad 1/5 di
comma bisogna accordare una terza maggiore pura + una quinta
pura (es. do-mi + mi-si) e temperare le 5 quinte; per temperare
ad 1/6 di comma bisogna accordare una terza maggiore pura +
due quinte pure a (es. do-mi + mi-si + si-fa#) e temperare le
6 quinte; etc… Una volta ottenuta la quinta temperata si prende
come modello di comparazione e si ottengono così le altre quinte
rimanenti.
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