Il periodo in questione è senz'altro quello più negativo degli ultimi trent'anni. La partenza di Maradona ha lasciato un vuoto nella società e nella squadra non soltanto tecnico; anche i tifosi hanno mostrato i segni di un leggero distacco dalle vicende della squadra. Questo si è mostrato in tutta la sua evidenza con la retrocessione del 1998 quando all'ultima partita erano presenti al San Paolo soltanto 78 spettatori paganti. Non essendoci più il ritorno economico e di immagine derivante dalla presenza di Maradona, il fatturato si è progressivamente ridotto al pari dei risultati ottenuti sul campo; pertanto anche i giocatori migliori sono stati ceduti. A questo si sono aggiunte le vicissitudini personali dell'Ing. Ferlaino che hanno avuto il loro peso anche sul Napoli calcio. Infatti la temporanea cessione delle quote alla famiglia Gallo e l'ultima cessione del 50% delle azioni del calcio Napoli a Giorgio Corbelli (vedi foto), confermano il momento di difficoltà attraversato. Anche dal punto di vista tecnico il momento è stato piuttosto negativo con ben 12 allenatori alternatisi negli ultimi 8 anni. Ma con il ritorno in serie A e con l'ingresso del nuovo socio Giorgio Corbelli, il futuro che poteva sembrare volgere al rosa, si rivelato ben presto ancora tinto di nero. Infatti, dopo un inizio di campionato molto negativo, anche Zeman viene esonerato. Al suo posto viene chiamato Emiliano Mondonico con il compito di portare la squadra alla salvezza. Purtroppo non riesce nell'inpresa e il Napoli precipita in serie B, accompagnato da una scia di polemiche, sospetti e denuncie ("passaportopoli", proprietà comune di Verona e Parma denunciata da Corbelli, ecc.). |
L'assetto tattico di Bianchi prevede, davanti a Galli, due marcatori fissi (Ferrara (vedi foto) e Corradini), un libero (Tarantino o Nela o Policano), un terzino sinistro (Francini (vedi foto) o Tarantino o Policano), un centrocampo formato da Thern (più arretrato), Crippa, Zola e Pari e due punte (Fonseca e Careca). |
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Ancora movimenti nella compagine societaria: Presidente ancora Francesco Ellenio Gallo, Amministratore delegato Louis Gallo (vedi foto), e poi, tra i nuovi soci, viene nominato Mario Moxedano vice presidente. Sulla panchina Lippi, attirato dalle lusinghe della Juventus, viene sostituito da Guerini. La politica societaria non muta nemmeno quest'anno: vengono ceduti Ferrara (!!), Bia, Fonseca, Gambaro, Di Canio, Corradini, Thern, Francini, Corini, Nela e Bresciani (una vera strage!); questa "corazzata" viene sostituita dai vari Rincon, Agostini, De Rosa, Grossi, Lerda, Luzardi e Matrecano (l'attentatore delle coronarie dei tifosi per i suoi interventi difensivi al cardiopalmo); fortunatamente arrivano anche Cruz, Boghossian e Benito Carbone. Un'altra mossa fortunata è il rapido esonero di Guerini (dopo la 6^ giornata al termine di un Lazio - Napoli 5-1). Al suo posto subentra Vujadin Boskov (vedi foto) con la qualifica di Direttore Tecnico (affiancato da Cané con il patentino di allenatore). Con il suo entusiasmo riesce infatti a dare la carica giusta alla squadra che pian piano raggiunge un tranquillo 7° posto in classifica a 51 punti con 40 reti segnate e 45 subite. Prestigiosa vittoria (due reti di Rincon) sulla Lazio (vice campione) per 3-2, dopo che il primo tempo si era chiuso in svantaggio di 2-0; notevoli anche le vittorie con l'Inter a S. Siro e con il Milan al S. Paolo. In Coppa Italia la squadra viene eliminata ai quarti di finale dalla Lazio. |
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Ad eccezione dell'amichevole con il Real Madrid nella quale il Napoli mise in difficoltà la "corazzata" spagnola, il precampionato mostra preoccupanti segnali di mancata assimilazione degli schemi di Zeman. In campionato l'andamento è addirittura disastroso: 2 punti nelle prime 6 partite con la pesante sconfitta in casa con il Bologna (1-5). Così, dopo il buon pareggio esterno con il Perugia (concesso un rigore inesistente alla squadra di casa), il "duo" Presidenziale decide di esonerare Zeman chiamando Emiliano Mondonico (vedi foto) a sostituirlo. L'atteggiamento meno spregiudicato e più duttile del nuovo tecnico porta una ventata di entusiasmo che, in poche giornate, consente il recupero dell'abissale distacco creatosi con le altre squadre. Ma alcune partite perse in malo modo (Verona-Napoli) o pareggiate in extremis (Napoli-Brescia) oppure dall'andamento "sospetto" (Parma-Verona 1-2), non consentono al Napoli di iuscire nell'umpresa di restare in Serie A. |
Tra gli arrivi si segnalano i tre difensori Villa, Luppi e eBonomi, che diventeranno ben presto un trio insostituibile per la rretroguardia azzurra. Per il centrocampo arrivano soltanto Bigica, Cristiano (che giocheranno pochissime volte), Ametrano e Montezine, sperando però in un contributo più consistente dell'anno prima da parte di Husain e Vidigal. In attacco arrivano Graffiedi in prestito e Rastelli, mentre, a gennaio, arrivano gli "inutili" Artistico e Pavon. Purtroppo anche quest'anno l'inizio di stagione è pessimo, anche per la perdurante indisponibilità di alcuni degli uomini migliori (Vidigal, Stellone, Moriero, Sesa, ecc). Ma un ciclo di cinque vittorie consecutiv, tra dicembre e gennaio, riporta la squadra quasi in zona promozione. Decisiva diventa la 33^ giornata con l'inconro Napoli - Reggina con al squadra di Colomba 4^ in classifica con due punti più del Napoli. Ma in un San Paolo gremito da 70.000 spettatori, il Napoli non riesce a scardinare la strenua difesa della Reggina che riesce a strappare un pareggio 1 a 1. Così, anche per quest'anno, si deve rinunciare ai sogni di promozione. In questo campionato, nel quale la squadra di De Canio ha comunque ottenuto un rispettabile 5° posto con 61 punti, le vicende societarie hanno vissuto momenti particolarmente critici, con la travagliata "liquidazione" di Ferlaino (vedi), con l'arresto di GiorgioCorbelli (vedi), con la nomina di un Amministratore Giudiziario per il concreto rischio di fallimento (vedi), ed infine con l'avvento di Salvatore Naldi, ora unico proprietario del Napoli (vedi). |
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Nuovo cambio di allenatore. Arriva Andrea Agostinelli reduce da due esoneri consecutivi con Ternana e Piacenza. Come ognuno degli ultimi anni l'attenzione dei tifosi nel precampionato è rivolta non soltanto alla campagna rafforzamento della squadra, ma anche alle problematiche finanziarie che riguardano la possibilità di un'esclusione dal campionato per motivi economici. Inoltre l'estate 2003 è stata caratterizzata dalla "vicenda Catania", con i ripetuti interventi della magistratura ordinaria che ha più volte riammesso o escluso il catania dalla Serie B. Comunque il 31 luglio i calendari di serie A e B sono stati varati con la Serie B a 20 squadre ed il Catania in C1; poi, a seguito delle sentenze dei TAR di Catania, Palermo e Reggio Calabria che hanno ordinato la riammissione del Catania in serie B il Governo ha emanato un Decreto Legge cosiddetto "salvacalcio" che ha conferito maggiori poteri alla FIGC e attribuito al solo TAR del Lazio le competenze in materia sportiva. Perntanto, il giorno dopo, la FIGC ha deciso l'allargamento della serie B a 24 squadre "ripescando" oltre al Catania, anche le due retrocesse Genoa e Salernitana (il Cosenza è stato comunque retrocesso per problemi finanziari) ed addirittura la Fiorentina (neo promossa in C1) per "meriti sportivi". In merito alla campagna rafforzamento della squadra, il Direttore sportivo Giorgio Perinetti riesce a concludere una campagna trasferimenti tra le migliori degli ultimi anni: dopo le cessioni di D'Angelo, Martinez, Savino, Mancini, Villa, Pavon, Storari, Troise, Baldini ed anche Stellone, la risoluzione di contratto con Saber, arrivano i portieri Brivio edArgentati, i difensori Portanova, Zamboni, Sogliano, Cvtanovic, Carrera, i centrocampisti Zanini (migliore giocatore di B del 2002-2003), Bernini, Olive, Montesanto e Montervino e gli attaccanti Max Vieri e Gianluca Savoldi. Purtroppo, dopo tredici partite (dodici disputate ed una persa a tavolino) e tredici punti conquistati con una sola vittoria, Il Presidente Salvatore Naldi ha deciso di esonerare Andrea Agostinelli. Al suo posto l'esperto Gigi Simoni, già allenatore della squadra azzurra nel campionato 1996-97 che riesce a portare la squadra ad una tranquilla salvezza, anche se con alti e bassi nel rendimento complessivo. |
Infatti, dopo numerosi gradi di giudizio (Tribunale fallimentare, Tribunale civile, Disciplinare, Caf.. T.A.R. del Lazio ecc., Luciano Gaucci si è dovuto fare da parte cedendo alle decisioni di Franco Carraro Presidente della F.I.G.C. e del Tribunale fallimentare. Pertanto, nell'agosto 2004, nasce la nuova "era" di Aurelio De Laurentiis. |
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