Con la conferma di
Bianchi allenatore, vengono
acquistati il terzino
Bigliardi (dal fallimento del Palermo),
i centrocampisti
Romano (in sostituzione di
Pecci)
e
Sola, ed il terzino sinistro
Volpecina. Finalmente
riusciamo ad acquistare Ferdinando
De Napoli dall'Avellino
per sostituire
Buriani. Il debutto è dei migliori:
vittoria a
Brescia con uno splendido gol di
Diego.
Subito però arriva la doccia fredda dell'eliminazione dalla
coppa UEFA, ai rigori, da parte del
Tolosa, dopo due pareggi
a reti bianche (i rigori decisivi furono falliti da
Bagni e da
Maradona). Probabilmente, però, l'eliminazione
dalla Coppa ha dato una maggiore grinta ed una maggiore concentrazione
in campionato ed in Coppa Italia, nella quale vengono spesso impiegate
le seconde scelte. Ciò nonostante, il Napoli vincerà
la
Coppa Italia stabilendo un nuovo record assoluto:
13 vittorie su
13 incontri disputati, con 35 gol fatti
e soltanto 5 subiti. Un vero e proprio rullo compressore! In campionato
vengono ottenute altre magnifiche vittorie come quella di Genova
con la
Sampdoria dove, in un campo allagato, una magia
di
Maradona regala il 2 a 1 agli azzurri e con la
Roma sempre in trasferta, con un gol capolavoro di
Maradona su assist di
Giordano. Ma la vittoria più esaltante
è senza dubbio quella ottenuta a Torino sulla
Juventus,
in quella giornata a pari punti con Napoli in testa alla classifica.
Infatti, al gol iniziale di
Laudrup, il Napoli reagisce
con una rimonta straordinaria vincendo (dopo oltre 20 anni) con
il risultato di 3 a 1 (
Giordano,
Ferrario e
Volpecina gli autori dei gol). Il Napoli assume quindi il comando della
classifica in solitudine. La prima sconfitta arriva, com'è
consuetudine, dopo le feste di Natale il 4 gennaio a
Firenze (3 a 1), con il terzo gol viola segnato da
Monelli con
un pallonetto da centrocampo. Ma le tre vittorie esterne consecutive
con
Udinese,
Torino e
Atalanta, rilanciano
la squadra al vertice della classifica non influendo più
di tanto la sconfitta di san Siro con l'
Inter (punizione
di
Brehme fatta ritirare per ben 3 volte) e con il
Verona perché con la vittoria casalinga con il
Milan e
con gli ultimi 3 pareggi, il Napoli si laurea
Campione d'Italia con una giornata d'anticipo il
10.5.1987 pareggiando a
Napoli con la
Fiorentina 1-1. L'apoteosi, attesa per ben
61 anni, viene celebrata nel catino stracolmo del
San Paolo (
vedi foto),
con striscioni che coprivano entrambe le curve e fuochi d'artificio
ed addirittura paracadutisti che portarono dal cielo i vessilli
azzurri in campo. La città è interamente rivestita
d'azzurro ed i muri ricoperti di slogan, alcuni ironici, altri
beffardi, altri allusivi, ma tutti splendidamente "napoletani".
I festeggiamenti durano l'intera settimana culminando nella magica
notte del
17.5.1987, ultima di campionato, vissuta in un
tripudio d'euforia collettiva.